Francia/Italie

Sin dall'inizio, la Costituzione francese della V Repubblica ha sottratto alle due camere, il potere loro assegnato di eleggere il Capo dello Stato. Si è voluto trovare un compromesso tra la forma di governo parlamentare della IV Repubblica e quella presidenziale. Lo scopo era principalmente di dare stabilità all'esecutivo.
Il Presidente della  Repubblica, investito di una legittimazione popolare diretta, esercita in modo incisivo le sue prerogative. Quando viene eletto, sulla base di un programma politico specifico in contrapposizione con altri candidati, diventa poi il Presidente di tutti i cittadini francesi! Non è quindi una figura neutra o imparziale, rappresenta invece un vero e proprio potere esecutivo. Ad esempio, subito essere stato rieletto alla presidenza nel maggio dell'1988, F. Mitterand nomina un nuovo governo guidato da M.Rocard, nonostante l'avversità della maggioranza dell'Assemblea nazionale, quindi poco dopo, decide di sciogliere quest'ultima. Tuttavia, il potere esecutivo è rappresentato anche dal governo che deve avere la fiducia della maggioranza dell'Assemblea nazionale e quindi si può dire che questo sistema politico è semipresidenziale, in cui , il capo dello stato può sciogliere le camere e il parlamento può sfiduciare il governo. Infatti, il potere del primo ministro è molto esteso. E responsabile della difesa nazionale, in casi specifici può sostituire il Presidente della Repubblica e dirige l'azione di governo sul piano della politica economica e della politica interna. Nel caso in cui l'Assemblea nazionale è politicamente in maggioranza favorevole al Presidente della Repubblica che a sua volta sceglie il primo ministro, tutto il sistema appare particolarmente stabile e poco propenso a lasciare spazio alle opposizioni parlamentari.
In caso contrario, si determina una convivenza forzata di indirizzi politici contrapposti, il ruolo del capo dello stato è molto limitato.
Comunque, neppure in caso di coabitazione il Presidente della repubblica ha un ruolo di "arbitro"che presuppone la sua imparzialità.
Il sistema delle relazioni tra governo, maggioranza e opposizione parlamentare, è connotato dalla prevalenza del governo anche in virtù del sistema elettorale maggioritario che garantisce all'Assemblea nazionale un ampia maggioranza.

Il Senato, pur assicurando la rappresentanza delle collettività territoriali, rimane una camera essenzialmente politica con delle funzioni di riequilibrio dell'altra camera e di controllo dell'esecutivo. Il principio del doppio esame della legge offre al governo la possibilità di dare l'ultima parola all'Assemblea nazionale tranne che per qualche eccezione (revisioni costituzionali e leggi organiche proprie). Nonostante una presenza femminile più numerosa di quella maschile, malgrado le numerose leggi di modifica della costituzione per dare una nuova legittimazione, il Senato sembra inadatto alle sfide della decentralizzazione nel processo di integrazione europeo.


La Constitution italienne prévoit un Parlement avec 2 Chambres mais qui ont une composition différente numérique et politique. Les Députés sont élus sur la base d’une appartenance à une liste électorale tandis que les Sénateurs le sont sur une base régionale. Chaque Région ne peut  pas avoir moins de 6 Sénateurs sauf la « Vallée d’Aoste » qui n’en a qu’1 seul. La démarche législative italienne semble perdre en efficacité parce que les 2 branches du Parlement sont égales, il s’agit bien d’un « bicaméralisme » parfait. En effet, la loi existe seulement que si elle est approuvée par un même texte, par les 2 Chambres.
La Région est l’organisme territorial le plus récent. Entre l’Etat et le citoyen, il y a trois organismes territoriaux intermédiaires : la Région, la Province et la Municipalité. Elles doivent répondre à deux exigences fondamentales : la décentralisation des activités administratives et l’autonomie des organismes locaux qui est un déplacement des pouvoirs de commande de l’Etat vers l’organisme, très différent de la décentralisation !
Les zones de montagnes relèvent de la responsabilité de la « Communauté de la Montagne » qui répond à la Carte des Régions . Il est question de rationalisation du territoire afin de favoriser le développement économique et social et donc de sauvegarder les municipalités. En effet, la municipalité italienne prend ses racines vers l’an 1000 comme association de droit, libre et de la volonté des citoyens qui souhaitent se gouverner de manière autonome.



L’analyse que l’on peut faire, malgré une Constitution très claire sur la répartition des différents pouvoirs est,  que sur le « papier » le pouvoir exécutif est  bien entre les mains du Président de la République italienne.
 Dans la réalité c’est le Président du Conseil et donc le 1er Ministre qui représente le pouvoir exécutif car il peut décider seul de la politique qu’il mène dans son pays avec la collaboration de ses  ministres qui ont un rôle essentiel.
 Le Président de la République peut ne pas apposer sa signature sur une loi et la renvoyer de ce fait devant les chambres lorsque qu’il juge  que celle-ci est anticonstitutionnelle ou bien si les fonds nécessaires à l’application de la loi ne sont pas disponibles. Il a donc un rôle d’arbitre face aux 2 Chambres et au Président du Conseil.